Non
so voi, ma per me era la prima volta che mi trovavo davanti
all'evidenza inconfutabile della mia mortalità umana. Ora per
carità, lo sappiamo che non siamo immortali e tutto il resto, ma in
fondo, ogni qual volta guardiamo la tv o leggiamo di disgrazie
altrui, sotto sotto pensimo, si ma a me non può capitare. E invece
no, anche a te può capitare, e tranquillo, anche se non te lo cerchi
arriva, però finchè non arriva, non ci pensiamo, ma soprattutto,
non lo mettiamo in conto nemmeno nei più lontani e reconditi angoli
della nostra coscienza.
I
don't now for you, but for me that was the first time that I really
realized that I was mortal. Yes, sure, I know that I must day, some
day, but in that moment it was clear “YES YOU ARE MORTAL”. You
watch tv, read news about bad things, and indeed, bad things really
happen, but not to me, they are far, every time, and we don't take
into account them, never... with the rationality, maybe, but the
rationality is not you, just a part of you, and probably, not the
most important one...
Sta
di fatto che quando ci associamo in generale alla parola tumore,
oppure cancro, già ci vediamo belli che sotto terra... è un dato di
fatto... e io, in quel momento non stavo facendo eccezione, ma non
ero solo... avevo lì gli amici, quelli veri, ma era dura lo
stesso... anche perchè io quella massa la sentivo. Era dentro di me,
spingeva, inesorabile, famelica.
Quel
giorno l'oncologo non poteva che confermare e spiegarmi meglio le
cose, ma la parola cancro era come la sirena di di un'ambulanza nella
testa che urlava cancro a cicli regolari. Le lacrime ti sgorgano a
litri anche perchè sai che il peggio doveva arrivare e soprattutto,
io che avevo perso mio padre di cancro giusto 13 anni prima, come lo
dicevo a mia madre? Più lo dici, più lo racconti, più diventa
reale, allora lo sussurri, sperando che così sparisca come è
arrivato... dal nulla...
When
we try see us near the word cancer or tumor, we see a peaceful
grave... with us inside... and in that moment that was exactly what I
was doing... I had true friends there with me, but it was very hard
in any case. I could feel that mass inside me, SHE was fighting,
pushing, hungry...
That
day the oncologist explained to me a lot of things about what I could
have, what kind of cancer, but I had this kind of siren, singing only
with one word, cancer... So you cry and you know that the worst part
is coming. I lost my father 13 years ago, he died because a cancer,
how could I tell to my mother what I have? When you tell to someone
what you have, it becomes real, more real, so the volume of your
voice go down, the hope is that this thing go away... exactly how it
came... from nowhere...
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